VICENDA DEHORS
Il dehor 'Don Pesce' può stare aperto
Lo ha sentenziato la quinta sezione del Consiglio di Stato, revocando l'ordinanza di sequestro posta in essere del Comando dei Vigili Urbani di Fasano

Fasano - La quinta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Fabio Franconiero e composta da Federico Di Matteo, consigliere estensore e Raffaele Prosperi, Angela Rotondano, e Stefano Fantini, consiglieri, in sede giurisdizionale ha ribaltato la sentenza della Prima Sezione del Tar di Lecce, accogliendo il ricorso in appello proposto da Maestrale s.r.l., titolare del dehor “Don Pesce” a Savelletri.
Come si ricorderà il dehor fu il primo ad essere sequestrato a Savelletri a seguito di un intervento del Comando dei Vigili Urbani di Fasano. Il provvedimento di sequestro era stato confermato dal Tar di Lecce. Ora il Consiglio di Stato a Roma, nella camera di consiglio del giorno 30 aprile, ha ribaltato quella sentenza.
Questa la motivazione che si legge nella sentenza:
«Ad un esame proprio della fase cautelare il Collegio ritiene sussistente il fumus boni iuris per le seguenti ragioni, da approfondire, comunque, nella sede di merito: le disposizioni del regolamento comunale sembrano consentire l'autorizzazione al dehor continuativo e, al tempo stesso, l'esercizio stagionale dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande; poiché tale situazione pare essersi verificata nel caso di specie, la vicenda andava ricondotta al comma 5 dell'art. 9 del regolamento e non al comma 3: la società era, dunque, tenuta a rimuovere le strutture per il periodo di mancato utilizzo, non perdeva, invece, definitivamente il titolo. Vanno sospesi i provvedimenti impugnati, anche in ragione del pregiudizio che potrebbe derivare al privato dalla cessazione dell'attività.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), Accoglie l'appello e, per l'effetto, in riforma dell'ordinanza impugnata, accoglie l'istanza cautelare in primo grado».
La società Maestrale s.r.l. era difeso dall'avv. Fabiano Amati.
Dunque il dehor potrà essere riparto, in attesa del processo di merito. Il Consiglio di Stato, nell'adottare questo provvedimento ha tenuto giustamente presente anche le possibili conseguenze che vi sarebbero potute essere nel caso, in sede di giudizio, la società titolare del dehor avesse avuto ragione: sicuramente si sarebbe arrivati a una richiesta risarcitoria del danno economico procurato dalla chiusura delle struttura.
Per questo il Consiglio di Stato ha richiesto anche una sollecita fissazione dell'udienza di merito che stabilisca una volta per tutte se questi dehors possono essere autorizzati o meno.
E in tal senso bene farebbe l'amministrazione comunale ad approvare al più presto, nelle prossime settimane, il nuovo regolamento, prima che si arrivi nel pieno della stagione estiva. Non è possibile che questo regolamento venga portato avanti da mesi, senza arrivare ad una conclusione. Nell'interesse di tutti, amministratori pubblici ed esercenti commerciali, il tempo dell'attesa deve finire al più presto.
di Redazione
04/05/2019 alle 17:23:15
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